Parliamo di Emozioni della Mente

L'autrice è una appassionata di psicologia clinica e di buon senso.....ricerca l'intelligenza come stile di vita.

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giovedì 12 marzo 2015


SE AMARE NON E' SOLO UN ATTO DI EGOISMO . . .

Quando parla un bambino ascoltatelo.
Qualsiasi cosa stiate facendo, fermatevi e guardatelo negli occhi.

Chinatevi verso di lui e fategli sentire che per voi è importante quello che sta dicendo.

Se un bambino si attacca alla vostra gamba e diventa per voi troppo “appiccicoso”,
non ditegli di allontanarsi , vi sta dicendo che ha bisogno di voi, che si sente solo.

Quando un neonato piange, non imprecate, non alzate la voce, c’è sempre un disagio che sta esprimendo col pianto, cercate di interpretarlo.
Ha fame? Sente caldo? L’ambiente è rumoroso? E’ sporco? Ha bisogno di coccole?

Si proprio così … le coccole!

I bisogni di un neonato oltre alla fame e alla pulizia sono le coccole, non siate parchi.
Le coccole della mamma sono il nutrimento più sano per la mente del vostro figlio.

Mettere al mondo un figlio è un’assunzione di grande responsabilità.
Un figlio non è una propaggine dei nostri desideri, bensì un essere umano che ha bisogno di amore e di cure senza risparmio.

Mettere al mondo una creatura è un atto di grande egoismo,  a cui dovrebbe seguire un atto di grande generosità.
Quando invece si antepongono i propri bisogni a quelli della creatura che si è messa al mondo, con comportamenti che non tengono conto delle esigenze e dei ritmi di crescita del bambino, si crea uno squilibrio che va a minare la stabilità e la crescita emotiva del bambino.

I genitori hanno il compito di fornire una base sicura al proprio bambino dalla quale possa partire per esplorare il mondo esterno e verso cui possa ritornare nel momento del bisogno sapendo per certo che sarà confortato e rassicurato.
Tale ruolo del genitore consiste nell’essere disponibile, nel dare assistenza, ma intervenendo solo quando è necessario.

Chiunque non ha tale “ base “ si sentirà solo e senza radici.
E’ fondamentale la relazione primaria madre-bambino nel consentire un sano sviluppo della personalità dell’individuo.

L’amore verso un figlio non è qualcosa che si compra al supermercato e non può essere una prescrizione medica, è qualcosa che attiene al proprio senso di maturità e di crescita interiore.
Il bambino ha bisogno di una figura da cui sentirsi protetto come un porto sicuro, quindi non è qualcosa che attiene solo ad una funzione biologica di nutrimento ma alla protezione dai pericoli provenienti dall’ambiente esterno.

E’ importante anche capire per un genitore che l’esigenza di una figura di attaccamento come base sicura che nell’infanzia è evidente, può essere riferita anche nell’adolescenza e nell’età adulta.
Amare è egoismo puro, ma verso un figlio diventa un boomerang quando non si è disposti ad accudirlo secondo le sue necessità.

Offrire il seno al figlio per nutrirlo non è solo un atto per sfamarlo ma è soprattutto un atto d’amore, quell’amore con cui la madre sta dicendo al figlio che lo accoglie, lo protegge, lo custodisce come il bene più prezioso e che lo difenderà in ogni occasione e a qualunque costo.
Quando un bambino succhia al seno sta ascoltando tutto questo attraverso il calore di quel contatto, si sente in un’ampolla dove non esiste altro che quel momento magico in cui le parole sono superflue perché è   l’ energia dell’amore umano che sta parlando, quella che ha permesso all’uomo di sopravvivere fino ad oggi.

Maria Tinto

 


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