SE AMARE NON E' SOLO UN ATTO DI EGOISMO . . .
Quando parla un bambino ascoltatelo.
Qualsiasi cosa stiate facendo, fermatevi e guardatelo
negli occhi.Chinatevi verso di lui e fategli sentire che per voi è importante quello che sta dicendo.
Se un bambino si attacca alla vostra gamba e diventa per voi troppo “appiccicoso”,
non ditegli di allontanarsi , vi sta dicendo che ha bisogno di voi, che si sente solo.
Quando un neonato piange, non imprecate, non alzate la
voce, c’è sempre un disagio che sta esprimendo col pianto, cercate di
interpretarlo.
Ha fame? Sente caldo? L’ambiente è rumoroso? E’ sporco? Ha
bisogno di coccole?Si proprio così … le coccole!
I bisogni di un neonato oltre alla fame e alla pulizia
sono le coccole, non siate parchi.
Le coccole della mamma sono il nutrimento più sano per la
mente del vostro figlio.
Mettere al mondo un figlio è un’assunzione di grande responsabilità.
Un figlio non è una propaggine dei nostri desideri, bensì
un essere umano che ha bisogno di amore e di cure senza risparmio.
Mettere al mondo una creatura è un atto di grande egoismo,
a cui dovrebbe seguire un atto di grande
generosità.
Quando invece si antepongono i propri bisogni a quelli
della creatura che si è messa al mondo, con comportamenti che non tengono conto
delle esigenze e dei ritmi di crescita del bambino, si crea uno squilibrio che
va a minare la stabilità e la crescita emotiva del bambino.
I genitori hanno il compito
di fornire una base sicura al
proprio bambino dalla quale possa partire per esplorare il mondo esterno e
verso cui possa ritornare nel momento del bisogno sapendo per certo che sarà
confortato e rassicurato.
Tale ruolo del genitore
consiste nell’essere disponibile, nel dare assistenza, ma intervenendo solo
quando è necessario.
Chiunque non ha tale “ base “ si sentirà solo e senza
radici.
E’ fondamentale la relazione primaria madre-bambino nel consentire un
sano sviluppo della personalità dell’individuo.
L’amore verso un figlio non è qualcosa che si compra al
supermercato e non può essere una prescrizione medica, è qualcosa che attiene
al proprio senso di maturità e di crescita interiore.
Il bambino ha bisogno di una figura da cui sentirsi
protetto come un porto sicuro, quindi non è qualcosa che attiene solo ad una
funzione biologica di nutrimento ma alla protezione dai pericoli provenienti
dall’ambiente esterno.
E’ importante anche capire per un genitore che l’esigenza
di una figura di attaccamento come base sicura che nell’infanzia è evidente, può
essere riferita anche nell’adolescenza e nell’età adulta.
Amare è egoismo puro, ma verso un figlio diventa un
boomerang quando non si è disposti ad accudirlo secondo le sue necessità.
Offrire il seno al figlio per nutrirlo non è solo un atto
per sfamarlo ma è soprattutto un atto d’amore, quell’amore con cui la madre sta
dicendo al figlio che lo accoglie, lo protegge, lo custodisce come il bene più
prezioso e che lo difenderà in ogni occasione e a qualunque costo.
Quando un bambino succhia al seno sta ascoltando tutto
questo attraverso il calore di quel contatto, si sente in un’ampolla dove non
esiste altro che quel momento magico in cui le parole sono superflue perché è l’ energia dell’amore umano che sta parlando,
quella che ha permesso all’uomo di sopravvivere fino ad oggi.
Maria Tinto
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