Invidia : come difendersi
Con l’invidia bisogna farci i conti prima o poi, perché è una delle afflizioni dell’indole umana che si incontrano più
spesso di quanto si possa immaginare.
Colui o colei che prova invidia, nasconde sempre un senso di inferiorità, inadeguatezza,
frustrazione, impotenza, odio e rabbia per il successo di un altro.
Spesso l’invidioso/a si occulta dietro una manifestazione di
esagerata gentilezza e lode sproporzionata, ostentandola proprio verso colui o colei al quale
è diretta la propria invidia.
Per cui fai
attenzione a coloro che ti elogiano per un niente, specialmente quando le
circostanze non lo richiedono.
Ciò che l'invidioso/a non riesce a capire è che gli effetti dell'invidia, per chI la prova, sono tremendi.
Essa genera una immensa tristezza, infatti l’invidioso/a è
destinato/a a vivere nell'infelicità perché non è mai contento/a.
Anche i tratti del suo viso si modificano, prendendo l’espressione
dell' avidità e dell’ egoismo, così come lo sguardo, che diviene vuoto come
precipitato nel vortice del suo tormento.
E che dire della bocca, sempre pronta ad esibire un sorriso
simulato.
L’invidioso non ha occhi che per se stesso e si bea delle
disgrazie altrui.
Ha un miserabile senso della vita, che nasconde con ipocrita gioiosità.
E’ un pusillanime che non si guarda allo specchio perché teme il
confronto anche con se stesso.
L’invidioso/a è subdolo/a, la sua artiglieria non è mai diretta.
Viene spontaneo domandarsi : quale profondo grado di meschinità
può giungere ad albergare nel cuore invidioso?
E se l’inganno, con cui si veste l’invidioso/a, rende doppio il
suo cuore, quale volto dare a costui/ei?
L’invidioso/a ha tante maschere, dietro ogni maschera non c’è un
volto vero.
Un consiglio?... Quando incontri le maschere, evitale!
Le persone invidiose vanno lasciate andare, ma se proprio non puoi
fare a meno di condividere con loro il tuo tempo, allora munisciti di sorrisi e
di gentilezza marcatamente esagerata.
Sii prodigo/a di elogi a dismisura e offri
anche un fiore a coronare la perfidia gratuita che costui/ei ti mostra;
giacché la
migliore difesa contro costoro sta nella capacità di
rimandare l’attacco indietro, usando la loro stessa artiglieria, e questo è
senz’altro un ottimo modo per “uccidere il serpente col suo stesso veleno”.
Psicologa Clinica