Parliamo di Emozioni della Mente

L'autrice è una appassionata di psicologia clinica e di buon senso.....ricerca l'intelligenza come stile di vita.

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venerdì 4 settembre 2015






 
 
 
 
Invidia :  come difendersi

 

Con l’invidia bisogna farci i conti prima o poi, perché è una delle afflizioni dell’indole umana che si incontrano più spesso di quanto si possa immaginare.

Colui o colei che prova invidia, nasconde sempre un senso di inferiorità, inadeguatezza, frustrazione, impotenza, odio e rabbia per il successo di un altro.

Spesso l’invidioso/a si occulta dietro una manifestazione di esagerata gentilezza e lode sproporzionata, ostentandola proprio verso colui o colei al quale è diretta la propria invidia.

Per cui fai attenzione a coloro che ti elogiano per un niente, specialmente quando le circostanze non lo richiedono. 

Ciò che l'invidioso/a non riesce a capire è che gli effetti dell'invidia, per chI la prova, sono tremendi.

Essa genera una immensa tristezza, infatti l’invidioso/a è destinato/a a vivere nell'infelicità perché non è mai contento/a.

Anche i tratti del suo viso si modificano, prendendo l’espressione dell' avidità e dell’ egoismo, così come lo sguardo, che diviene vuoto come precipitato nel vortice del suo tormento.

E che dire della bocca, sempre pronta ad esibire un sorriso simulato.

L’invidioso non ha occhi che per se stesso e si bea delle disgrazie altrui.

Ha un miserabile senso della vita, che nasconde con ipocrita gioiosità.

E’ un pusillanime che non si guarda allo specchio perché teme il confronto anche con se stesso.

L’invidioso/a è subdolo/a, la sua artiglieria non è mai diretta.

Viene spontaneo domandarsi : quale profondo grado di meschinità può giungere ad albergare nel cuore invidioso?

E se l’inganno, con cui si veste l’invidioso/a, rende doppio il suo cuore, quale volto dare a costui/ei?

L’invidioso/a ha tante maschere, dietro ogni maschera non c’è un volto vero.

Un consiglio?... Quando incontri le maschere, evitale!

Le persone invidiose vanno lasciate andare, ma se proprio non puoi fare a meno di condividere con loro il tuo tempo, allora munisciti di sorrisi e di gentilezza marcatamente esagerata.
 
Sii prodigo/a di elogi a dismisura e offri anche un fiore a coronare la perfidia gratuita che costui/ei ti mostra;
giacché la migliore difesa contro costoro sta nella capacità di rimandare l’attacco indietro, usando la loro stessa artiglieria, e questo è senz’altro un ottimo modo per “uccidere il serpente col suo stesso veleno”.

 
Dott.ssa Maria Tinto
Psicologa Clinica