Il vortice ansia
Cosa si
intende quando si parla di ansia?
E’ bene
distinguere un’ansia cosiddetta “buona”, intesa come una caratteristica
esistenziale e un’ansia di tipo patologico : il disturbo d'ansia generalizzato (DAG).Chi soffre di ansia patologica sa bene di cosa si tratta.
La condiziona patologica ansiosa si verifica ogni qual volta l’inquietudine e il senso di incapacità prendono il sopravvento sullo stato d’animo della persona.
C’è chi
sostiene che l’ansia sia un’emozione, ritengo più appropriata considerarla come
la risposta ad uno stato emotivo.
In questa
sede non si vuole definire l’ansia dal punto di vista etiopatogenico, ovvero
fare l'analisi del processo di insorgenza e del suo sviluppo, con particolare
attenzione alle sue cause, bensì considerarne la portata inficiante sugli
aspetti salienti della vita di chi ne soffre.
Spesso questo
tipo di ansia definita patologica, si manifesta nelle situazioni in cui occorre
agire in prima persona o quando bisogna operare una scelta o quando bisogna
affrontare una situazione di convivialità, ma molto più spesso diventa un modo
sofferente di vivere e di affrontare il quotidiano.
L’ansia non
ha una connotazione razionale , in quanto risposta ad uno stato emotivo,
sopraggiunge inaspettatamente o, come già detto, diventa una costante di vita.
Il continuo
senso di preoccupazione per ogni cosa, l’ angoscia di trovarsi impreparati di
fronte agli eventi della vita e la paura dell’imprevisto diventano persistenti
modalità a cui non si riesce a far fronte.
Questo
disturbo può compromettere molto seriamente la qualità della vita delle persone
che ne soffrono, poiché esse vivono in uno stato di tensione continua: si
preoccupano in maniera incontrollata non solo per gli eventi quotidiani della
vita, ma per qualsiasi cosa: i familiari, la salute, la situazione economica,
il lavoro, il mondo che li circonda.
Chi soffre
di ansia patologica è una persona
irrequieta, tesa, ha difficoltà a concentrarsi e per quanto stanca non riesce a
riposarsi.
E’ una
persona caratterizzata dalla voglia di fare, per cui è sempre di corsa ma non
riesce a concludere quello che si prefigge di fare così come vorrebbe.
Avverte
costantemente un senso di vuoto che non riesce a colmare in nessun modo, una
costante fretta di pensieri che non trovano riscontro nei fatti del giorno.
La
sofferenza provata si accompagna alla sensazione di avere un carico enorme di
energie e di non saperle spendere o indirizzarle e questo aumenta il senso di
impotenza e di inutilità.
In alcuni casi l'ansia è tale da limitare
la capacità decisionale, per cui chi ne soffre non riesce a fare scelte di
nessun tipo, anche quelle più semplici come scegliere un paio di scarpe o
andare al cinema con gli amici, si resta "bloccati" nel continuo dubbio
, un dubbio che arrovella la mente e trascina in uno stato di perenne
sospensione dalla realtà.
Questo stato mentale compromette
notevolmente la vita della persona, in quanto creerà il ritiro dalle attività e
il conseguente isolamento dal mondo, perché chi soffre di questo tipo di ansia
non riuscendo a prendere nessun tipo di decisione riguardo il suo presente o il
suo futuro, si avvilisce al punto da svalutare le sue capacità, aumentando così
il proprio senso di inadeguatezza.
I sintomi dell’ansia patologica sono
molteplici e spesso si presentano associati.
Tra quelli
più ricorrenti vi è l’incapacità ad addormentarsi la sera e la persistenza di
un sonno agitato con insonnia intermittente.
Cefalea ricorrente
e tachicardia , spesso ci si sveglia durante la notte con la tachicardia e un
senso di soffocamento accompagnato alla paura di morire.
I malesseri
fisici sono di diversa natura e vanno
dai dolori alla schiena, alle spalle, al collo, ai disturbi allo stomaco, con conseguente
riduzione dell’appetito e digestione difficile.In molti casi i soggetti mangiano in maniera frettolosa , senza provare alcun piacere per il cibo.
L’ansia è un
disturbo che può compromettere seriamente la vita di chi ne soffre, con
l’aggravante di non riuscire a farsi capire dagli altri, che minimizzandone gli
aspetti, non aiutano a riconoscere ed affrontare il problema.
Per cui la
persona che ne soffre vive una doppia sofferenza, perché ai mali di cui è
affetta, si aggiungono i sensi di colpa per non “saper vivere” come gli altri
fanno o dicono di fare.
Frasi del
tipo : ” Ma hai tutto di cosa ti
lamenti?...” o “ Ti vedo bene ,
perché dici che stai male?...” oppure “Non
ci pensare vedrai che ti passa …”
Sono frasi
che vengono dette da coloro che pensano di poter dare un aiuto, sdrammatizzando
la sofferenza dell’altro, ma che hanno il duplice effetto contrario di aumentarne
il senso di debolezza e di inutilità, e quello di consegnarlo ad una doppia
condanna.
La
sensazione è quella di trovarsi in un vortice da cui si è
travolti sempre di più ad ogni momento del giorno, ad ogni situazione che
potrebbe generare ansia, come nel caso dell’ ansia anticipatoria per la paura di ciò che potrebbe accadere o dell’ansia da prestazione per la percezione
di sentirsi inadeguati rispetto alla circostanza che si sta vivendo o che si
dovrà affrontare.
La persona
si sente in un vortice da cui viene
risucchiata, un vortice che smembra e che aliena da se stessi e dagli altri.
Spesso
l’evoluzione dell’ansia generalizzata è l’attacco
di panico, quando questo sopraggiunge chi ne soffre decide di rivolgersi al
terapeuta, ma non prima di essersi
sottoposto a iter diagnostici e terapeutici dispendiosi e del tutto inutili,
per scongiurare le paure più svariate.
Succede a
volte che l’esito negativo di esami diagnostici effettuati, venga vissuto dal
soggetto come una delusione e che paradossalmente se ne mostri dispiaciuto, non
riuscendo a trovare una causa plausibile al suo problema.
E’ facile
comprendere come un intervento terapeutico tempestivo possa scongiurare uno
stato di malessere, che minaccia in modo sempre più considerevole la qualità
della propria vita e delle persone che condividono il proprio ambiente
relazionale (familiari, colleghi di lavoro e di studio, amici ).
Molto
efficace è la terapia strategica che in tempi brevi riesce a risolvere il
disturbo.Il terapeuta avrà cura di interpretare e comprendere il disturbo di ansia, focalizzando l’attenzione sul malessere vissuto dalla persona, considerando l’unicità della situazione che accompagna la sofferenza e la particolarità della persona, accompagnandola alla risoluzione definitiva del problema in tempi brevi.
Dott.ssa Maria Tinto
Psicologa Clinica e Consulente Sessuale
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