Parliamo di Emozioni della Mente

L'autrice è una appassionata di psicologia clinica e di buon senso.....ricerca l'intelligenza come stile di vita.

© Tutti i contenuti presenti all'interno di questo blog sono proprietà dell'autrice Maria Tinto e sono protetti dalla normativa sul diritto d'autore, non potranno quindi essere pubblicati, riscritti, distribuiti, commercializzati. Il download di documenti e altri tipi di files contenuti nel sito può essere eventualmente eseguito solo per un uso personale e non commerciale. Il suo eventuale utilizzo in siti web esclusivamente amatoriali presuppone che ne venga citata la fonte.



venerdì 3 luglio 2015


“Non mi abbandonare!”

E’ l’ urlo nella notte che anima il nostro desiderio di esistere, di esserci per l’altro.

E’ la voglia di non abitare soltanto questo mondo,  ma di essere parte di tutto ciò che l’altro tocca, anima, vive, sente, attraverso le emozioni vibranti dell’anima.

Se tu ci sei per me allora anche io voglio esserci per te.

Anche io voglio appartenere al tuo mondo, ai tuoi giorni, ai tuoi pensieri, che non sono più solo tuoi ma si mescolano alle mie riflessioni.

Se tu ci sei per me, voglio respirare la tua aria, voglio darti la possibilità di esserci per me, di offrirti a me, perché io possa esserci con te.

“Non mi abbandonare!”

E’ l’urlo del neonato quando col pianto chiama la madre.

"Ho fame ? … Ho caldo?... Ho freddo?... Sono sporco?... Oppure ho semplicemente voglia di un abbraccio, di sentire che il tuo corpo c’è ed è ancora per me, che ancora vuole darmi il tuo calore, vuole concedermi la vita e mi accoglie una volta ancora "...

"Fammi sentire le tue mani mentre con dolcezza accarezzano il mio viso, e si stringono attorno alle mie spalle, dandomi la sicurezza che ce la farò, che potrò camminare anch’io da solo in questo mondo"...

"Non so ancora riconoscere il tuo volto, ma so che quest’odore è il tuo, e questo profumo dolce mi accompagnerà come questa voce , che mi tiene compagnia, mentre sto avventurandomi in uno spazio sconosciuto".

“Non mi abbandonare!”

Dice il pianto del bambino che non vuole essere lasciato all’asilo e rimane ancorato alla sottana della mamma, perché teme di rimanere  in quel posto sconosciuto per un tempo che non sa quantificare, perché non ne conosce ancora la dimensione.

“Non mi abbandonare!”

E’ l’urlo che dagli occhi del ragazzo si allunga sul mondo, quando gli altri non vedono il suo dolore, il suo modo di sentirsi solo.

Se ne sta in disparte e dona i suoi sogni alla disperazione della notte, rinunciando alla luce del mattino.

“Non mi abbandonare!”


E’ il sussurro silenzioso all’amato.

"Non lasciare cadere l’incanto che ci avvolge, resta con me nel desiderio di avere il tuo profumo nei miei occhi.

Se mi abbandoni ed io ti abbandono, tutto il bello di noi svanirà e il tuo sorriso, che oggi mi inebria, sarà confuso dalla memoria spenta.

Voglio cercare il tuo sguardo tra i miei ragionamenti del giorno, e trovarlo a volermi ancora, per raccogliermi nei suoi pensieri".
Dott.ssa Maria Tinto
Psicologa clinica - Consulente sessuale

Nessun commento:

Posta un commento